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L‘Università della Tuscia (UNITUS) è stata fondata nel 1979 a seguito dell’emanazione della Legge n. 122 del 3 aprile 1979, che ha istituito contemporaneamente le prime tre università decentrate nella regione Lazio. UNITUS attualmente conta sei dipartimenti, tra cui il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE). Il DAFNE è impegnato in attività di ricerca che si concentrano sulle produzioni agricole e degli allevamenti e sugli ambienti e risorse naturali. Il gruppo di Economia Agraria DAFNE, capofila del progetto, ha interessi di ricerca che includono la valutazione ex-ante delle politiche tramite modelli di Programmazione Matematica, la gestione del rischio in agricoltura e delle risorse naturali, in particolare dell’acqua, e utilizza una varietà di approcci metodologici che spaziano dai modelli di ottimizzazione alle tecniche econometriche. In particolare, l’attenzione è rivolta a trattare l’interazione tra attività agricole e ambiente e i loro impatti economici sulle aziende agricole, con particolare enfasi sulle strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici nel contesto dell’agricoltura italiana. Nell’ambito del progetto NEUTRALISE, UNITUS-DAFNE impiega il modello di Programmazione Matematica AGRITALIM utilizzando i dati della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA) e gli scenari climatici dell’unità CNR-IBE. Questa integrazione permette di effettuare analisi riguardanti le scelte aziendali e l’adattamento dell’uso del suolo in diversi scenari riguardo le politiche agricole e ambientali, le condizioni di mercato e i cambiamenti climatici.

L‘Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile (IRCrES) è una struttura del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) dell’Italia. L’IRCrES, fondato nel 2014, è dedicato alla ricerca scientifica interdisciplinare volta a comprendere e favorire la crescita economica sostenibile. Questo istituto integra competenze diverse per studiare le dinamiche economiche, sociali, tecnologiche e ambientali, al fine di contribuire a uno sviluppo sostenibile a lungo termine. L’obiettivo principale dell’IRCrES è fornire contributi scientifici che possano aiutare a guidare la società verso un futuro più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. L’istituto si impegna a diffondere i risultati della ricerca tramite pubblicazioni scientifiche, partecipazione a conferenze, e attività di formazione e divulgazione. All’interno del progetto NEUTRALISE, l’istituto si occuperà di applicare l’analisi dei Responsiveness Scores (RS) e della costruzione di “indicatori di risposta” e “mappe di rischio”. Dai risultati del modello AGRITALIM, infatti, verrà sviluppata un’analisi statistica che sarà utile ad individuare degli indicatori di risposta e a costruire delle mappe di rischio, al fine di guidare il lavoro dei policy maker nel prossimo futuro.

L’Istituto per la BioEconomia (IBE) è una struttura del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) dell’Italia. È nato nel 2019 dalla fusione dell’Istituto di Biometeorologia (IBIMET) e dell’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA), con l’obiettivo di creare un polo di eccellenza nella ricerca sulle interazioni tra sistemi biologici, economici e sociali.

La missione dell’IBE è definire strategie di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti globali, valorizzare la biodiversità e sviluppare sistemi sostenibili di utilizzo delle biorisorse a scopo alimentare, manifatturiero, edile ed energetico. Questa missione si consegue attraverso lo studio della produttività primaria degli agro-ecosistemi, la salvaguardia della biodiversità vegetale, l’utilizzo sostenibile del legno e del patrimonio culturale ligneo, lo sviluppo di nuove tecnologie e metodologie per la gestione e la raccolta delle biomasse, per l’agricoltura di precisione, lo sviluppo di modellistica meteorologica, oceanografica e climatologica e di servizi climatici per il settore agroforestale ed energetico, l’analisi della sostenibilità ambientale dei processi produttivi e dei prodotti e la valorizzazione dei servizi ecosistemici.

Le linee di ricerca dell’IBE sono legate a questa complessa rete di competenze e sono organizzate all’interno di sei grandi aree tematiche multidisciplinari:

    produzione primaria e biodiversità;

    tecnologia del legno e derivati;

    utilizzazioni, meccanizzazione agroforestale e biomasse legnose;

    clima, meteorologia e oceanografia;

    biotecnologie, bioenergie, tecnologie di processo e di prodotto;

    uso sostenibile delle risorse naturali e servizi ecosistemici.